La trilogia del male – Roberto Costantini

Non è semplice recensire i tre capolavori di Roberto Costantini -“Tu sei il male”, “Alle radici del male”, “Il male non dimentica”- , senza svelarne la trama.

Il protagonista, Michele Balistreri, trascorre parte della sua esistenza, infanzia e adolescenza in Libia, e maturità e vecchiaia a Roma, dove svolge l’attività di poliziotto, non certo per vocazione.

Di Balistreri ci si innamora; è un uomo vero, con pregi e difetti, al cui fascino non si riesce ad essere immuni. La sua è una famiglia importante, ricca; papà Salvatore, mamma Italia, un fratello maggiore, Alberto, qualche amico come Angelo Dioguardi, molte donne.

Tu sei il male (2011), è suddiviso in due aree temporali; la prima parte è ambientata a Roma nel 1982. Il commissario Balistreri che presta servizio presso Vigna Clara, si trova a dover risolvere un caso di omicidio. Elisa Sordi, giovane ragazza dipendente del Vaticano, sparisce la notte della vittoria dell’Italia ai mondiali dell’82, per poi venire ritrovata in un fosso, barbaramente uccisa.

Il mistero rimane irrisolto e la narrazione fa un salto temporale al 2005, quando Michele, a capo della Sezione Speciale Omicidi di Roma, deve indagare su Samantha Rossi, studentessa violentata e uccisa da tre rumeni del Casilino 900 e Nadia, prostituta moldava trovata senza vita in un pozzo. Un fil rouge unisce queste vicende al suicidio della mamma di Elisa Sordi, avvenuto la notte della vittoria dell’Italia ai mondiali, nel 2006. Balistreri è costretto a riaprire le indagini del caso mai risolto dell’82.

Nella seconda parte della trilogia, Alle radici del male (2012), viene svelato il collegamento con il passato di Balistreri ed ha inizio una nuova ed intricata vicenda ambientata in Libia e legata all’infanzia del commissario, nella quale vengono a galla altri due omicidi la cui soluzione verrà in parte svelata nella terza parte della trilogia. Sono numerosi i riferimenti storici alle vicende controverse che legarono la Libia all’ Italia con l’elezione del colonnello Gheddafi a primo ministro libico.

Nel terzo romanzo, Il male non dimentica (2014) che si apre con due omicidi, quello di Melania Druc e della figlia, si chiude il cerchio relativo ai precedenti assassinii e alla vita del commissario stesso, invecchiato e per certi versi rassegnato all’ineluttabilità del tempo. Balistreri è costretto a fronteggiarsi con un passato mai veramente sepolto e a tornare a Tripoli, davastata dalle bombe della Nato, per scoprire finalmente la verità sui suoi amici e sui suoi genitori.

Ho trovato la triologia avvincente e molto coinvolgente; duemila pagine circa che si leggono tutte d’un fiato; è impossibile non prendere le parti di Michele “Mike” Balistreri, che nonostante il carattere apparentemente arrogante e scontroso rivela un animo onesto e puro fino allo stremo. Penso che Roberto Costantini, ingegnere nato a Tripoli, si identifichi molto nel suo personaggio.

Consiglio a tutti  gli appassionati di noir e storia, la lettura di questa appassionante trilogia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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