Indizio n°1 – Tami Hoag

E’ la prosecuzione del thriller “La ragazza n°9”.

La protagonista è la promettente giornalista Dana Nolan che, sopravvissuta alle torture del mostro Doc Holiday, si ritrova un anno dopo con la mente ancora sconvolta e i segni indelebili degli abusi marchiati a fuoco sul proprio corpo.

Nel tentativo di ritrovare se stessa, dopo una lunga degenza, torna nella sua città natia e quasi per caso, finisce per indagare sulla scomparsa, avvenuta anni addietro,  della sua migliore amica Casey, mistero rimasto insoluto.

Dana non è più la stessa ragazza di un tempo e anche gli affetti che la circondano sembrano non essere più le stesse persone di una volta.

Rispetto a “La ragazza n°9”, il secondo thriller di Tami Hoag mi è parso meno interessante; ho trovato la prima parte della narrazione molto lenta ed un pochino pedante; la seconda parte invece, ricca di colpi di scena, mi ha catturata maggiormente anche se il finale è forse un pò scontato….resta comunque una lettura che consiglio.

Standard

La ragazza n.9 – Tami Hoag

Un thriller (degno di questo nome!) dedicato agli adolescenti e alle problematiche solo apparentemente superficiali che caratterizzano le loro vite; bullismo, cyberbullismo, accettazione.

I due detective Sam Kovac e Nikki Lisca si trovano ad indagare sull’omicidio di una giovane ragazza, avvenuto la notte di Capodanno a Minneapolis.

Il  corpo inerme della fanciulla viene sbalzato fuori dal bagagliaio di una berlina nera e scaraventato sul parabrezza di una limousine…

La ragazza ha il volto sfigurato dall’acido e per questa ragione viene soprannominata dai detective “Zombie Doe”; è la nona donna trovata morta dall’inizio dell’anno che si teme sia vittima del serial killer denominato Doc Holiday perché “colpisce” in prossimità delle festività.

Risalendo con fatica all’identità dell’adolescente i due detective si troveranno però ad indagare su una realtà ben più complessa ed articolata di un omicidio perpetrato da uno psicopatico…

La giovane vittima non solo è stata brutalmente massacrata; assieme alla devastazione fisica ha subito una devastazione morale; il suo “non essere accettata” perché diversa l’ha condotta ad un isolamento “dal gruppo” per lei fatale; l’estrema sensibilità, il desiderio di essere “accettata”, l’abilità nel tradurre in poesia le sensazioni più intime ne fanno un’eroina dei tempi moderni.

Che dire? E’ il primo libro di Tami Hoag che leggo, ne sono rimasta entusiasta e più tardi inizio il secondo…dunque…buona lettura!

 

 

 

 

 

 

Standard